Equitazione

Equitazione terapeutica

Il cavallo, per la sua sensibilità, la sua intelligenza ed il suo temperamento, è da sempre considerato un animale di grande aiuto nella terapia “medica” e lo stesso Ippocrate consigliava lunghe cavalcate per sconfiggere l’insonnia e l’ansia. In Italia nel 1977 viene fondata la “Associazione Nazionale Italiana di Riabilitazione Equestre” (A.N.I.R.E.).

Si definisce Equitazione terapeutica un complesso di tecniche utilizzate per la riabilitazione motoria, cognitiva e comportamentale, svolte mediante attività ludico-sportive che considera il cavallo come mezzo e non come fine terapeutico

Essa è considerata una vera e propria branca della scienza riabilitativam ed include diverse tipologie di trattamento a seconda delle finalità (terapeutiche o ricreative) e delle patologie trattate. In questo ambito si susseguono tre fasi:

 

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Ippoterapia

L’Ippoterapia è una vera e propria terapia medica ed e’ la fase iniziale di approccio al mondo del cavallo, di conoscenza di questo animale, del suo ambiente di vita e delle tecniche per prendersi cura di lui. Questa fase si svolge a terra per poi passare ad un prima attività sul cavallo e alle nozioni di tecnica equestre.

L’ippoterapia è una forma passiva di equitazione in cui il paziente monta a cavallo e permette all’animale di farlo muovere.

Riabilitazione Equestre

ILa Riabilitazione Equestre rientra nel settore educativo. Questa seconda fase si svolge a cavallo e prevede la partecipazione attiva del paziente alla seduta. Il cavaliere impara quindi a condurre autonomamente il cavallo e svolge anche degli esercizi per migliorare l’equilibrio, la flessibilità e la coordinazione motoria, aumentare la consapevolezza del proprio corpo. In questa fase il paziente risulta particolarmente motivato, dal momento che si rende conto di essere totalmente autonomo e ha la possibilità di migliorare le proprie capacità di controllo di sé stesso e dell’animale.

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Equitazione pre-sportiva

L’Equitazione Pre-sportiva è equitazione ludico – sportiva. In questa terza fase, si privilegia l’aspetto sportivo e tecnico dell’andare a cavallo .

Un elemento di grande importanza ai fini terapeutici è la presenza del gruppo poiché le persone si aiutano tra loro ed insieme non solo cavalcano ma all'interno del maneggio si possono proporre attività collettive come, ad esempio, la preparazione del cavallo e del campo, la manutenzione del maneggio stesso, la partecipazione alle lezioni dei compagni.

Gli obiettivi, in questo campo, riguardano l'area tecnica, attraverso l'acquisizione delle nozioni di equitazione, e l'area sociosanitaria costituita da interventi riabilitativi neuromotori, psicologici, educativi, comportamentali e sociali. E' molto importante che gli obiettivi vengano prefissati e perseguiti in équipe, ovvero in piena collaborazione con tutte le diverse figure professionali che in questo settore sono: un medico fisiatra, un neuropsichiatra, un operatore tecnico di equitazione di base ed un istruttore di equitazione per disabili.

Fondamentale quindi è rivolgersi a strutture autorizzate. Sul sito cnranire (https://www.cnranire.eu/) è presente una lista dei centri accreditati.

sede legale in Lucca, Via Antonio Mordini n. 69, c.a.p. 55100

 

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